Per rendere la birra dolce è possibile impiegare il miele? Sono diversi gli homebrewed, ossia chi si cimenta nella realizzazione della birra in casa, a porsi tale domanda.
Prima di tutto è bene sottolineare che usare il miele, un alimento nobile e costoso, per far sì che la birra sia meno amara, non è così semplice, in quanto si tratta di un ingrediente particolare, il cui dosaggio e uso va fatto in modo oculato.
Non è detto infatti che renda migliore o più dolce la bevanda! Nel corso dell’articolo cercheremo di capire al meglio come impiegare il miele nella birra e se effettivamente la può rendere più dolce.
Come fare la birra al miele?
Storicamente per produrre la birra si impiegano:
- cereali di diverso tipo come orzo, frumento, avena e mais;
- amidacei come castagne, zucca ecc…;
- frutta, quale ciliegie, lamponi e pesche;
- zuccheri più meno raffinati come zucchero bianco o melassa;
- miele.
Quali sono le conseguenza di usare il miele nella Birra?
Il miele è costituto soprattutto da acqua e zuccheri semplici, immediatamenti fermentabili. Di conseguenza, l’uso del miele per realizzare birre dolci porta a determinate conseguenze, quali:
- diminuzione del corpo della bevanda, che sarà più secca e meno dolce;
- gradazione alcolica più elevata rispetto ad altre birre;
- aromi dati dal miele.
Il miele rende la birra dolce?
La risposta è no, nel senso che se lo scopo è rendere la birra dolce è più sensato utilizzare la melata, mentre se si vogliono dare particolari aromi, allora è possibile impiegare il miele. É necessario quindi operare in questo modo:
- porre l’ingrediente a fine bollitura o a fermentazione già avviata;
- usare miele non industriale;
- optare per le varietà più particolari, quali castagno, arancio o corbezzolo in base al retrogusto che si vuole dare alla birra.
Se invece l’obiettivo è rendere la birra dolce è preferibile optare per la melata, ossia il miele derivato non dal polline, ma dalla secrezione zuccherina di specifici afidi.
Questo ingrediente muta notevolmente la componente zuccherina e, di conseguenza, dà un sapore più dolce e un corpo più marcato.
Quanto miele usare nella birra?
La quantità da impiegare va di pari passo con lo stile ricercato, tuttavia, in generale, si consiglia di non eccedere, in quanto vi è il rischio di creare una birra sbilanciata verso l’alcool e dal corpo esile.
Si possono seguire le seguenti percentuali:
- da 3 al 10% si avrà un aroma lieve, delicato e floreale;
- da 10 al 30% si otterrà un aroma di miele molto forte, che andrebbe equilibrato utilizzando malti scuri, spezie e luppolo;
- oltre il 30% si avrà una birra con un sapore quasi totalmente di miele.
Quando aggiungere il miele nella birra?
L’utilizzo del miele nella birra fatta in casa dev’essere svolto con attenzione e precisione poiché, anche se è preferibile optare per un miele naturale, è bene sapere che se non è processato può contenere enzimi e lieviti selvaggi.
Detto ciò, quando aggiungere il miele nella birra?
- se messo a fine bollitura è necessario inserirlo quando il mosto è ancora caldo;
- se aggiunto quando la fermentazione è già iniziata è consigliabile pastorizzarlo a bagnomaria (70°C per 5-10 minuti) o miscelarlo in acqua calda. L’ideale è inserire il miele dopo 2-3 giorni dall’inizio del processo.